L’incentivo previsto dal Decreto Lavoro per le assunzioni di under 30 può essere utilizzato in cumulo con altre misure, come ad esempio lo sgravio giovani triennale parziale oppure lo sgravio giovani totale.
La scelta del cumulo impone però la riduzione dell’incentivo stesso e diventa quindi necessario e primario valutare con la dovuta attenzione le opzioni disponibili.
Prendiamo ad esempio gli incentivi di cui sopra e facciamo qualche valutazione insieme.
Il nuovo incentivo introdotto dal Decreto Lavoro prevede che, per i datori di lavoro privati che instaurano nuovi rapporti di lavoro stabili (o trasformano a tempo indeterminato i contratti in corso) con giovani under 30, sia possibile beneficiare di un rimborso delle spese sostenute a titolo di retribuzione per un periodo di 12 mesi nella misura del 60%.
L’incentivo risulta essere, in via eccezionale, cumulabile con lo sgravio giovani:
– Sgravio giovani triennale
– Sgravio giovani triennale parziale
Ma questo comporta che il nuovo incentivo venga riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione lorda per ogni lavoratore assunto.
Nella fattispecie quindi il datore di lavoro può conseguire una percentuale di risparmio diversa in base alla scelta operata (di agevolazione in cumulo o meno) che varia tra il 21% e il 26% per tre anni oppure il 60% per un solo anno.
E’ dunque importante non farsi ingannare dal concetto di “cumulabilità” che non sempre risulta essere la scelta migliore, è invece necessario operare una analisi degli obiettivi aziendali valutando in base a questi, la reale convenienza in prospettiva futura.